VENDITA DELLA PRIMA CASA SU ACCORDO DI DIVORZIO:NESSUNA REVOCA DELL'AGEVOLAZIONE FISCALE

02 MAG 2019

La Corte di Cassazione con ordinanza n. 7966/2019 ha statuito che la vendita a terzi di un immobile acquistato in comunione dai coniugi prima del decorso del termine dei cinque anni dall’acquisto, non comporta la revoca dell’agevolazione “prima casa”, qualora la vendita venga effettuata in attuazione degli accordi raggiunti in sede di separazione o di divorzio. Sul punto il Collegio richiama un principio affermato precedentemente secondo cui “in tema di agevolazioni prima casa, il trasferimento dell’immobile prima del decorso del termine di 5 anni dall’acquisto, se effettuato in favore del coniuge in virtù di una modifica delle condizioni di separazione, pur non essendo riconducibile alla forza maggiore, non comporta la decadenza dai benefici fiscali, attesa la ratio della L. 74/1987 art. 19, che è quella di favorire la complessiva sistemazione dei rapporti patrimoniali tra i coniugi in favore della crisi, escludendo che derivino ripercussioni fiscali favorevoli dagli accordi intervenuti in tale sede”. I giudici proseguono sottolineando che tale principio, affermato con riferimento ad un trasferimento immobiliare avvenuto all’interno del nucleo familiare, "deve estendersi anche all’ipotesi in cui i coniugi si sono determinati, in sede di accordi conseguenti alla separazione, a trasferire l’immobile acquistato con le agevolazioni per la prima casa ad un terzo" e, ciò, in virtù della portata generale del citato art. 19 che dispone l’esenzione dall’imposta di bollo, di registro e da ogni altra tassa degli atti stipulati in conseguenza del procedimento di divorzio e di separazione senza porre alcuna distinzione tra atti eseguiti all'interno della famiglia o nei confronti dei terzi.

cass.7966-19agevolazprimacasa.pdf

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