VALORE UTE NON SUFFICIENTE PER LA RETTIFICA DEL VALORE DELL'IMMOBILE
02 FEB 2018
La SupremaCorte di cassazione con la sentenza n. 2246 depositata il 30.01.2018, ha ribadito che è illegittimo l’atto di rettifica del valore dell’area edificabile fondato sulla stima dell'Ute, che costituisce una semplice perizia di parte, laddove non indichi dettagliatamente gli estremi utilizzati per il confronto con gli altri immobili presi a base per la comparazione.
Allo stesso modo non rilevano nemmeno il valore Ici utilizzato dal Comune, o l’iscrizione ipotecaria a garanzia del mutuo perchè sono elementi che non costituiscono prova certa.
I Giudici hanno così ricordato che l’edificabilità di un’area va desunta dalla qualificazione attribuita nel piano regolatore generale adottato dal Comune, indipendentemente dall’approvazione della Regione e dall’adozione di strumenti attuativi e che per l'identificazione del valore occorre una adeguata motivazione.