SUPERBONUS E MANCATO COMPLETAMENTO DELLE OPERE NEI TERMINI
16 DIC 2024
COME SI FA A STABILIRE IL DANNO PER LAVORI NON COMPLETATI (PERDITA AGEVOLAZIONI FISCALI)?
Con la sentenza 25.10.2023 n. 655, il Tribunale di Pordenone ha deciso che nel caso in cui i lavori contrattualmente definiti che danno diritto al superbonus non vengano realizzati entro i termini per cause imputabili all'appaltatore, il committente deve essere risarcito per il danno subito.
Il danno derivante dalla "perdita di chance", in particolare, è quantificabile come differenza tra l'ammontare del superbonus (detrazione che spettava nella misura del 110% ai sensi dell'art. 119 del DL 34/2020) e quello delle detrazioni "ordinarie", con aliquota inferiore, che possono ancora competere al committente.
Nel caso di specie, il danno per mancata "chance" viene determinato come differenza tra l'ammontare della detrazione che sarebbe spettata con il superbonus del 110%, pari a 103.829,42 euro (sulla base delle spese che si sarebbero sostenute per l'effettuazione degli interventi pattuiti), e 48.000,00 euro corrispondenti all'ammontare della detrazione del 50% che poteva ancora competere per l'esecuzione degli interventi volti al recupero del patrimonio edilizio, di cui all'art. 16-bis del TUIR (c.d. "bonus casa").
Con la sentenza 25.10.2023 n. 655, il Tribunale di Pordenone ha deciso che nel caso in cui i lavori contrattualmente definiti che danno diritto al superbonus non vengano realizzati entro i termini per cause imputabili all'appaltatore, il committente deve essere risarcito per il danno subito.
Il danno derivante dalla "perdita di chance", in particolare, è quantificabile come differenza tra l'ammontare del superbonus (detrazione che spettava nella misura del 110% ai sensi dell'art. 119 del DL 34/2020) e quello delle detrazioni "ordinarie", con aliquota inferiore, che possono ancora competere al committente.
Nel caso di specie, il danno per mancata "chance" viene determinato come differenza tra l'ammontare della detrazione che sarebbe spettata con il superbonus del 110%, pari a 103.829,42 euro (sulla base delle spese che si sarebbero sostenute per l'effettuazione degli interventi pattuiti), e 48.000,00 euro corrispondenti all'ammontare della detrazione del 50% che poteva ancora competere per l'esecuzione degli interventi volti al recupero del patrimonio edilizio, di cui all'art. 16-bis del TUIR (c.d. "bonus casa").
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