SLITTANO ANCORA I TERMINI PER ACCEDERE AL RIVERSAMENTO DEL CREDITO R&S
22 DIC 2023
Sono nuovamente slittati i termini per presentare la domanda per accedere alla procedura di riversamento del credito di ricerca e sviluppo indebitamente compensato e diretta a sanare le indebite compensazioni del credito ricerca e sviluppo ex art. 3 del DL 145/2013 effettuate sino al 22 ottobre 2021.
Come noto, il DL 145/2023 aveva già disposto la proroga del suddetto termine dal 30 novembre 2023 al 30 giugno 2024 e, ora, con la L. 191/2023, di conversione del DL 145/2023, questo è stato nuovamente prorogato al 30 luglio 2024.
Avranno accesso alla procedura i crediti per ricerca e sviluppo aventi ad oggetto attività effettivamente poste in essere, le cui spese dovranno essere realmente documentate, ma che a parere dell’erario non avrebbero i requisiti richiesti dalla legge per considerarle agevolabili.
Potranno poi essere oggetto di riversamento anche i crediti in relazione ai quali siano stati commessi errori “nella quantificazione o nell’individuazione delle spese ammissibili in violazione dei principi di pertinenza e congruità” oppure “nella determinazione della media storica di riferimento”.
Con la previsione dello slittamento del termine per presentare la domanda di accesso alla procedura, sono stati necessariamente rideterminati i nuovi termini per il riversamento dei crediti indebitamente compensati. È fissato, infatti, al 16 dicembre 2024 il termine per procedere al versamento in unica soluzione oppure, in caso di versamento rateale, della prima rata delle somme dovute. Seguirà poi la seconda rata prevista per il 16 dicembre 2025 e la terza per il 16 dicembre 2026.
Un’importante novità deriva dall’introduzione dell’art. 5 del DL 145/2023 comma 1bis, con cui è stata prevista la possibilità di revocare la domanda trasmessa entro il 30 giugno 2024, a condizione che non sia ancora stato effettuato il versamento della prima rata o dell’importo complessivo.
Come noto, il DL 145/2023 aveva già disposto la proroga del suddetto termine dal 30 novembre 2023 al 30 giugno 2024 e, ora, con la L. 191/2023, di conversione del DL 145/2023, questo è stato nuovamente prorogato al 30 luglio 2024.
Avranno accesso alla procedura i crediti per ricerca e sviluppo aventi ad oggetto attività effettivamente poste in essere, le cui spese dovranno essere realmente documentate, ma che a parere dell’erario non avrebbero i requisiti richiesti dalla legge per considerarle agevolabili.
Potranno poi essere oggetto di riversamento anche i crediti in relazione ai quali siano stati commessi errori “nella quantificazione o nell’individuazione delle spese ammissibili in violazione dei principi di pertinenza e congruità” oppure “nella determinazione della media storica di riferimento”.
Con la previsione dello slittamento del termine per presentare la domanda di accesso alla procedura, sono stati necessariamente rideterminati i nuovi termini per il riversamento dei crediti indebitamente compensati. È fissato, infatti, al 16 dicembre 2024 il termine per procedere al versamento in unica soluzione oppure, in caso di versamento rateale, della prima rata delle somme dovute. Seguirà poi la seconda rata prevista per il 16 dicembre 2025 e la terza per il 16 dicembre 2026.
Un’importante novità deriva dall’introduzione dell’art. 5 del DL 145/2023 comma 1bis, con cui è stata prevista la possibilità di revocare la domanda trasmessa entro il 30 giugno 2024, a condizione che non sia ancora stato effettuato il versamento della prima rata o dell’importo complessivo.
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