QUARANTENA E LAVORATORI FRAGILI
CONSULENZA TRIBUTARIA, SOCIETARIA E DEL LAVORO
QUARANTENA E LAVORATORI FRAGILI

QUARANTENA E LAVORATORI FRAGILI

31 AGO 2021

Per i lavoratori del settore privato in quarantena, manca al momento il riconoscimento dell’indennità di malattia. E’ quanto ha riferito l’INPS nel messaggio n. 2842 del 6 agosto 2021: poiché il legislatore non ha stanziato nuove risorse l’indennità non potrà essere erogata per l’isolamento fiduciario determinato da contatti, avvenuti nell’arco di quest’anno, con soggetti positivi. Ovvero, la quarantena, che prima era parificata alla malattia e perciò riconosciuta dall’INPS, ora e con effetto retroattivo pare non lo sia più.

Qualora il Governo non intervenga con un decreto per il rifinanziamento ad hoc, a farne le spese sarà presumibilmente il datore di lavoro che sarà costretto a farsi carico del periodo di quarantena (alternativamente utilizzando permessi retribuiti e non retribuiti) con effetto retroattivo dal 1° gennaio 2021.

Si ricorda che la quarantena è stata Introdotta dal decreto-legge n. 18 del 17 marzo 2020 (Cura Italia) e si intende il periodo di 10 giorni di isolamento obbligatorio che coinvolge chi è entrato in contatto con un soggetto positivo all’infezione da SARS – CoV – 2, durata che adesso con le nuove regole è stata ridotta, per chi ha completato il ciclo vaccinale, a sette giorni (la circolare del Ministero della Salute n. 36254 dell’11 agosto 2021 ha anche stabilito che nei casi di contatto a “basso rischio”, con le nuove regole, si può addirittura essere esentati dall’obbligo di isolamento fiduciario). L’indennità da quarantena si concretizza in una tutela che prevede l’equiparazione alla malattia dei periodi di assenza dal lavoro dovuti al periodo trascorso, appunto, dal lavoratore in quarantena. Si ricorda anche che l’indennità non spetta a chi, pur in quarantena, può continuare a svolgere le sue mansioni lavorative “sulla base degli accordi con il proprio datore di lavoro”, in smart working, “presso il proprio domicilio, mediante forme di lavoro alternative alla presenza in ufficio”.

Il medesimo problema si pone anche per i lavoratori “fragili”. Per quest’ultimi l’unica proroga (al 31 ottobre 2021) riguarda la possibilità di svolgere la prestazione lavorativa in modalità agile (smart working) anche attraverso l'adibizione a diversa mansione ricompresa nella medesima categoria o area di inquadramento o lo svolgimento di specifiche attività di formazione anche da remoto. Per l’equiparazione del periodo di malattia al ricovero ospedaliero la misura è terminata, invece, al 30 giugno 2021.

Nonostante tutto quanto sopra esposto, stante quanto annunciato dal Ministro del Lavoro, Andrea Orlando, alla Festa dell'Unità di Modena, sarà oggetto di un prossimo Consiglio dei Ministri la proroga dell’equiparazione dei periodi di quarantena allo stato di malattia.   Sarà nostra cura produrre aggiornamenti al riguardo. 




 

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