PVC OBBLIGATORIO ANCHE IN CASO DI ACCESSO BREVE

21 MAG 2019

La Corte di Cassazione con sentenza n. 13176 del 2019 è tornata ad esprimersi sul rispetto del termine di 60 giorni per l’emanazione dell’avviso di accertamento di cui all’art. 12 comma 7 L. 212/2000 statuendo che la sua osservanza è necessaria anche nei casi di accesso breve. Nel caso di specie l’Agenzia aveva notificato ad una società alcuni avvisi di accertamento conseguenti ad un accesso presso i locali di quest’ultima in cui i verificatori avevano redatto un verbale di accesso con richiesta dei documenti. La Corte ritiene errata la decisione dei giudici di secondo grado, i quali, sostenevano che il mancato rispetto del temine non comportava alcuna nullità dell’avviso e che in ogni caso non si configura alcuna violazione se l’acceso si è risolto in una mera richiesta di documentazione contabile. La Suprema Corte ribadisce ciò che aveva già affermato in una precedente pronuncia, ovvero, che “il diritto al contraddittorio endoprocedimentale deve essere garantito in relazione a qualsiasi atto di accertamento o controllo con accesso o ispezioni nei locali dell’impresa, in quanto la citata disposizione non prevede alcuna distinzione tra i vari atti di accesso e, per di più, impone la redazione del verbale di chiusura delle operazioni anche in caso di accesso finalizzato all’acquisizione di documenti”. Per questo motivo la Corte ha affermato che anche in caso di accesso breve l’Amministrazione deve rispettare il termine previsto dall’art. 12 comma 7 L. 212/2000 e sottolinea un altro aspetto molto importante, ovvero che tale termine inizia a decorrere solo dalla consegna del Pvc a nulla rilevando la consegna del verbale di accesso da parte dei verificatori. La mancata redazione e consegna del Pvc, dunque, ne impedisce la decorrenza.

cass.13176-19pvc.obblig.accessobreve.doc

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