NON PUNIBILE L'IMPRENDITORE CHE PAGA I DIPENDENTI E NON LE TASSE
14 FEB 2018
Un nuovo orientamento della Suprema Corte prende atto della grave crisi che ha inflitto il nostro Paese e ritiene non punibile l'imprenditore che ha "favorito" il pagamento degli operai piuttosto che le ritenute e le imposte .
Secondo i Supremi Giudici deve sempre essere accertato il dolo, che secondo i Giudici era assente nella fattispecie analizzata.
La Corte di Cassazione con la sentenza n. 6737 del 12 febbraio 2018, ha accolto il ricorso di una imprenditrice che si era trovata a scegliere se pagare gli stipendi dei dipendenti oppure le imposte e le ritenute, decidendo per l'annullando della condanna inflittale nei gradi di merito.
Secondo i Giudici, l'assenza del dolo era evidente stante il fatto che diversamente avrebbe dovuto rilevarsi "...un contrasto con la carta costituzionale laddove dovesse ritenersi la punibilità del soggetto imprenditore che omette il versamento delle ritenute fiscali, a causa di una crisi finanziaria e per far fronte ad improcrastinabili adempimenti verso altri creditori, quali i lavoratori dipendenti, pure tutelati dalla Costituzione, con particolare riferimento al diritto al lavoro e alla conseguente retribuzione".