NON C'E' APPROPRIAZIONE INDEBITA SE L'AMMINSTR TRATTIENE SOMME A TITOLO DI COMPENSO SENZA DELIBERA
17 MAG 2019
La Corte di Cassazione con sentenza n. 19147 del 2019 ha ribadito il principio secondo cui “non integra il reato di appropriazione indebita la condotta dell’amministratore di una società che dispone in bilancio accantonamenti a titolo di compenso, ancora non determinato, nel suo ammontare, per l’attività svolta in tale qualità, in quanto l’atto compiuto non è volto al conseguimento di un ingiusto profitto o di un vantaggio che si ponga come danno patrimoniale cagionato alla società, bensì ad assicurare il soddisfacimento di un diritto soggettivo perfetto”. Sulla base di tale principio la Suprema Corte, nella sentenza in esame, ha ritenuto che non sussiste il reato di appropriazione indebita anche nella condotta dell’amministratore che trattiene, per la stessa ragione, somme ricevute dai debitori della società, in quanto per la configurabilità di tale reato la condotta deve essere supportata dal dolo specifico di conseguire “un ingiusto profitto o di un vantaggio che si ponga come danno patrimoniale cagionato alla società”, assente nel caso di specie.