Nel labirinto dei crediti d'imposta per il miglioramento sismico ed energetico, il ministro delle finanze “con grande visione contabile e scarsa visione politica”, se la prende con i
proprietari di immobili unifamiliari e gli fa saltare il banco, perché secondo lui i ricconi si anniderebbero nelle villette unifamiliari e non nei lussuosi attici, (gli ricordiamo che aveva già escluso dai benefici le categorie catastali A1, A8 e A9).
L’evasione sarebbe tutta lì, nascosta tra i proprietari con
ISEE superiore a 25.000,00 e non
nel bonus facciate senza limiti, senza prezziario e senza asseverazioni, dove i più grandi, (oggi si chiamano general contractor in ossequio ad una anglofonia dominante), decidono autonomamente di quanto moltiplicare la propria redditività a spese dei contribuenti, (
si veda il servizio delle Iene, per chi non avesse avuto il piacere di vedere cosa combinano), insomma sono i soliti corsi e ricorsi storici che una volta si chiamavano scontrini e ricevute quando l’evasione si annidava tra baristi e parrucchiere e nessuno si accorgeva delle grandi multinazionali, che oggi abbiamo scoperto potrebbero essere esterovestite e che comunque, saranno (prima o poi) assoggettate ad una aliquota minima del 15%.
Ma torniamo al nostro superbonus e guardiamo cosa ha previsto la novella normativa (che vi ricordo potrebbe subire ancora modifiche prima della sua conversione in legge.
Abitazioni unifamiliari vi ricordo che la scadenza è rimasta ferma al 30.06.2022.
Vi sarà la
proroga al 31.12.2022 solo nel caso in cui
il proprietario (e pensare che prima si parlava di possesso)
abbia presentato la Cila entro lo scorso 30 settembre 2021, oppure nel caso in cui gli interventi vengano effettuati sull’abitazione principale ovviamente con un indicatore Isee non superiore a 25 mila euro, (
resta lo sconto in fattura o la cessione del credito).
Buone notizie per i
condomìni e per
proprietari di immobili da due a quattro unità immobiliari posseduti da una sola persona fisica o in comproprietà per i quali la
scadenza del 110% va al 31.12.2023, riducendosi
al 70% nel 2024 e al
65% nel 2025, (
resta lo sconto in fattura o la cessione del credito).
Prolungati al 31.12.2024 tutti gli altri bonus diversi dal 110%, (
senza poter beneficiare dello sconto in fattura o della cessione del credito).
Il
bonus facciate scadrà il 31.12.2022 con una aliquota ridotta dal 90 al
60% (hanno visto le Iene e non hanno saputo fare altro che ridurre l'aliquota, piuttosto che regolarlo con prezziari ed asseverazioni),
senza la possibilità di godere della cessione del credito o dello sconto in fattura.
ANNO SCADENZA |
31.12.2021 |
30.06.2022 |
31.12.2022 |
31.12.2023 |
31.12.2024 |
31.12.2025 |
CONDOMINI +
DA 2 A 4 U.I.
UNICO PROP O COMPR.
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X |
X |
X |
X |
X |
X |
%
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110 |
|
110 |
110 |
70 |
65 |
SC. FATT.
CESS CRED |
SI |
SI |
SI |
SI |
SI |
SI |
UNIFAMILIARI INDIPENDETI
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X
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X |
SOLO CON CILA AL 30.09.2021 O ABIT. PRINC. CON ISEE INF. 25.000 EURO
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SC. FATT. CESS CRED |
SI |
SI |
SI |
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RISTRUT. 50%
+
SISMABONUS (DA 50 A 85%)
+
ECOBONUS
DA 50 A 85%
+
BON. MOBILI 50%
+
GIARDINI 36%
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X
16.000 |
X |
X
5.000 |
X
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X |
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BONUS FACCIATE
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X |
X |
X
RIDOTTO AL 60% |
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SC. FATT. CESS CRED |
SI |
NO |
NO
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