LO SCANDALO DEI CREDITI FISCALI: QUANDO ANCHE I MIGLIORI SBAGLIANO (MA LA COLPA E' DELLA LEGGE...)
CONSULENZA TRIBUTARIA, SOCIETARIA E DEL LAVORO

LO SCANDALO DEI CREDITI FISCALI: QUANDO ANCHE I MIGLIORI SBAGLIANO (MA LA COLPA E' DELLA LEGGE...)

12 FEB 2022
Un vecchio brocardo latino diceva Leges bonae ex malis moribus pro creantur (dall’esistenza di cattivi costumi nella società, sorge la necessità di buone leggi).
Nelle parole del Ministro delle Finanze la verità sullo scandalo della cessione dei crediti fiscali: “La possibilità di cedere crediti fiscali è diventata nel 2020 pressoché illimitata, senza limiti nel numero di passaggi, estesa a tutte le tipologie e senza presidi di garanzia come asseverazioni o visti …Il quadro era caratterizzato dalla mancanza di strumenti di verifica, che ha fatto sì che questa moneta fiscale potesse non solo circolare liberamente ma anche venire falsificata”.
Potrei tradurre le sue affermazioni con “una banca a cielo aperto” dove non ci sono guardie e dove tutti possono accedere liberamente senza titoli e senza controlli (bastava una connessione internet).
Sarebbe da dire e cosa Vi aspettavate?
Adesso infuria la polemica politica che vorrebbe vedere attribuita tutta la responsabilità dei malfattori alla legge che ha istituito i c.d. bonus edilizi fiscali.
A ben vedere non è così, perchè i bonus prevalentemente utilizzati per tale poco nobile fine, non sono quelli edilizi e perché è certamente stato nobile l’intento del legislatore diretto a "ringiovanire" un patrimonio edilizio ormai vetusto.
Siamo un Paese ad alto rischio sismico e siamo dipendenti dal petrolio che non abbiamo ed il rincaro delle bollette di questi giorni ne è la prova provata.
Il legislatore conscio di tali problemi e dipendenze, ha pensato, finalmente direi, di intervenire agevolando, con soldi pubblici, l’eliminazione o quanto meno l’attenuazione del rischio sismico e favorito lo sviluppo del fotovoltaico oltre che l’attenuazione della dispersione del calore mediante l’utilizzo di nuove tecniche costruttive.
Aggiungo che il fine nobile del legislatore è pure individuabile nella "vera" sensibilità riposta verso i cittadini colpiti dagli eventi calamitosi, mediante la maggiorazione del 50% dei plafond di spesa e l'allungamento del termine di scadenza al 31.12.2025.
Ma allora di chi è la colpa?
Semplice dei dirigenti governativi che attuano (quantomeno con leggerezza) le norme del parlamento e che ascoltano ormai in maniera univoca l’Agenzia delle entrate, che di certo non ha proprio una visione effettiva della società reale e la prova provata sta nei visti di conformità e asseverazioni sui bonus (diversi dal 110%) introdotti solo dopo che “i buoi erano già scappati”, restrizione che però ha portato ad un sostanziale blocco del sistema economico.
Se si vogliono evitare tali situazioni occorre che i commercialisti e tecnici, vengano veramente coinvolti prima che le norme entrino in vigore, altrimenti non avremo che da aspettarci la prossima, che da tecnico forse potrei già anticiparvi... 
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