L'INFEDELE DICHIARAZIONE ASSORBE L'OMESSO VERSAMENTO

9 DIC 2020

La Corte di Cassazione con sentenza n. 27963/2020 ha riconosciuto che qualora il contribuente dichiara imponibili inferiori a quelli reali, è irrogabile la sola sanzione da infedele dichiarazione, che, siccome più grave, assorbe quella da omesso versamento. Nel caso di specie, al contribuente era stato notificato un avviso di accertamento con irrogazione della sanzione per infedele dichiarazione (art. 5 del d.lgs. 471/97) e successivamente l’Agenzia contestava con atto di contestazione separata, le sanzioni da omesso versamento delle imposte (art. 13 del medesimo decreto). La Suprema Corte afferma che nel caso in esame “sono ravvisabili due distinte violazioni autonomamente sanzionabili, ma un unico comportamento, al quale non può che essere applicata un’unica sanzione”. Ciò in quanto l’art. 13 non sanziona il mero “omesso versamento” dell’imposta, ma piuttosto la mancata esecuzione, in tutto o in parte dei versamenti dell’imposta risultante dalla dichiarazione e presuppone, pertanto, che dalla dichiarazione redatta dal contribuente emerga un preciso importo come imposta dovuta e che tale importo non sia stato successivamente versato. L’infedeltà dichiarativa “copre non solo la violazione formale dell’infedele dichiarazione, ossia di una dichiarazione errata, recante un importo inferiore a quello realmente dovuto, ma anche il conseguente ed inevitabile mancato versamento dell’imposta effettivamente dovuta, non potendo ovviamente, in tal caso, la parte contribuente provvedere materialmente al versamento dell’importo corretto, atteso che il pagamento corrisponde al dato indicato nella stessa dichiarazione”.

cass.-27963.20sanzioni.infedele.dichiarazione.pdf

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