ILLEGITTIMA LA RETTIFICA CATASTALE SE MANCA L'INDICAZIONE DEGLI IMMOBILI COMPARATI
30 APR 2025
La Corte di Giustizia di primo grado di Reggio Emilia con la sentenza n. 80 del 2025 ha dichiarato l’illegittimità dell’avviso di accertamento catastale per difetto di motivazione. Nel caso di specie, l’Agenzia aveva rettificato i dati di classamento e di rendita proposti dal contribuente con dichiarazione di variazione ponendo alla base della motivazione il cd metodo comparativo e, cioè, richiamando i valori di costo attribuiti a fabbricati simili a quello oggetto di accertamento, senza però indicarli. Secondo i giudici di primo grado, la motivazione dell’avviso è inesistente in quanto l’Agenzia ha omesso di indicare gli immobili che, comparati a quelli accertati, ne avrebbero giustificato la maggiore rendita contestata. Del tutto inutile, sottolinea poi la Corte, il tentativo dell’Agenzia di integrare in giudizio la motivazione dell’avviso attraverso il richiamo al diverso criterio di accertamento rappresentato dal metodo di valorizzazione della rendita fondato sul costo di ricostruzione degli immobili accertati.