La Corte di cassazione con l'ordinanza 11884 del 18.06.2020 ha condannato in solido gli amministratori ed i sindaci a risarcire alla massa dei creditori circa 4,5 milioni di euro, perchè il presidente del collegio sindacale era risultato essere anche il commercialista della società fallita.
Com'è noto i professionisti chiamati a vigilare sull'andamento della società, non possono in alcun modo prestare consulenza a favore della stessa e qualora lo facciano, si assumono scientemente il rischio di doverne rispondere in tutte le sedi.
Inoltre, secondo i giudici, tale condizione è motivo di maggiore “riprovevolezza”, in considerazione del fatto che essi non possono non conoscere le strategie attuate dagli amministratori e le sue modalità di attuazione.
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