GLI EFFETTI PREMIALI DELLO SCUDO FISCALE SI ESTENDONO ALLA SOCIETA’ DOMINATA
23 NOV 2014
Alle citate pronunce si è poi conformata anche la sezione terza della Commissione Tributaria Provinciale di Frosinone, con la sentenza n. 1058/03/14, depositata in segreteria il 4 agosto 2014, dove il Collegio, richiamando i precedenti di legittimità appena citati, ha stabilito che, la fruizione dello «scudo fiscale» da parte di un contribuente, “garantisce la preclusione dagli accertamenti nei confronti della società di cui lo stesso è amministratore se i redditi oggetto di rimpatrio sono oggettivamente riferibili alla persona giuridica.” Nel ricorso era stato fatto rilevare che l’amministratore unico della società aveva tempestivamente fruito del c.d. «scudo fiscale» i cui effetti sono disciplinati nell’ambito dell’art. 13-bis del d.l. n. 78/2009, per importi ben superiori rispetto ai maggiori imponibili recuperati a tassazione. I Giudici, accogliendo la questione pregiudiziale, hanno così confermato la preclusione dall’accertamento della società “dominata”, dopo aver preventivamente riscontrato che il legale rappresentante della stessa, risultava anche essere socio di maggioranza e quindi «dominus» della società.