Il Decreto legge Ristori ter, all’art. 26 (così come risultante dalla bozza del decreto, ancora non pubblicato in Gazzetta Ufficiale) introduce il divieto di cessione "multipla" di qualunque credito d’imposta, ivi compreso il c.d. sisma bonus, eco bonus, bonus facciate, ….
La formulazione del provvedimento sembrerebbe inibire la successiva cessione del credito e ciò al fine di limitare le frodi che hanno caratterizzato i tanti abusi compiuti nel settore, con una unica eccezione riguardante il periodo transitorio che prevede che i crediti già ceduti alla data del 07.02.2022 possono costituire oggetto esclusivamente di una ulteriore cessione ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito.
In sostanza, il contribuente o l’impresa che hanno effettuato la ristrutturazione non avranno più la certezza che l’istituto di credito cessionario o le poste possano accettarlo, non potendo a loro volta cederlo, con evidenti problematiche per tutti quei contribuenti seri che vi avevano fatto affidamento.
Anche in questo caso la legislazione frettolosa ed imprecisa di chi non ha competenze per valutare i suoi risvolti pratici, genera danni ai contribuenti onesti ed alla intera economia nazionale.
Che non sia il caso di nominare un Comitato Tecnico Scentifico, anche nel settore tributario, piuttosto che ascoltare la sola voce dell'Agenzia delle entrate, che seppure con motivazioni nobili, finisce per danneggiare l'intera economia del Paese?