FONDO PATRIMONIALE NON AGGREDIBILE CON L'AZIONE DI SIMULAZIONE
11 mag 2025
La Corte di Cassazione con l'Ordinanza n. 12247 del 09.05.2025 ha affermato che il creditore non può contestare il fondo patrimoniale costituito dai coniugi proponendo l'azione di simulazione, poichè il vincolo imposto ai bene conferiti in fondo è atto voluto e tutelato dalla legge.
Due coniugi avevano costituito in fondo patrimoniale la loro casa al fine di sfuggire alle azioni di recupero del credito dell'azienda del marito che aveva a tal fine proposto l'azione per fare dichiarare la simulazione dell'atto di costituzione di fondo patrimoniale.
La Suprema corte, nel decidere la questione, ha rilevato che non vi era stata divergenza tra la volontà e la sua manifestazione dal momento che l'intenzione dei coniugi era esattamente quella di creare uno schermo tra il bene oggetto del fondo patrimoniale, destinandolo solo ai bisogni della famiglia, e le azioni esecutive dei creditori che non rientrassero tra quelle previste dall'articolo 170 del codice civile.
La simulazione del contratto è invece un'ipotesi di dissociazione concordata tra volontà e dichiarazione mediante la quale le parti creano un'apparenza negoziale al fine di mostrare una realtà non corrispondente, in tutto o in parte, all'effettivo assetto degli interessi.
Ne consegue che la sottrazione di determinati beni alla garanzia patrimoniale generica per destinarli ai bisogni della famiglia è atto di per sé lecito, rispondendo a uno scopo che il legislatore ha ritenuto meritevole di tutela e salva la possibilità di esperire l’azione revocatoria ordinaria (se non sono passati i 5 anni).
lecito-e-non-simulato-latto-istitut-fondo-patrimoniale.pdf
Due coniugi avevano costituito in fondo patrimoniale la loro casa al fine di sfuggire alle azioni di recupero del credito dell'azienda del marito che aveva a tal fine proposto l'azione per fare dichiarare la simulazione dell'atto di costituzione di fondo patrimoniale.
La Suprema corte, nel decidere la questione, ha rilevato che non vi era stata divergenza tra la volontà e la sua manifestazione dal momento che l'intenzione dei coniugi era esattamente quella di creare uno schermo tra il bene oggetto del fondo patrimoniale, destinandolo solo ai bisogni della famiglia, e le azioni esecutive dei creditori che non rientrassero tra quelle previste dall'articolo 170 del codice civile.
La simulazione del contratto è invece un'ipotesi di dissociazione concordata tra volontà e dichiarazione mediante la quale le parti creano un'apparenza negoziale al fine di mostrare una realtà non corrispondente, in tutto o in parte, all'effettivo assetto degli interessi.
Ne consegue che la sottrazione di determinati beni alla garanzia patrimoniale generica per destinarli ai bisogni della famiglia è atto di per sé lecito, rispondendo a uno scopo che il legislatore ha ritenuto meritevole di tutela e salva la possibilità di esperire l’azione revocatoria ordinaria (se non sono passati i 5 anni).
lecito-e-non-simulato-latto-istitut-fondo-patrimoniale.pdf
VUOI UNA NOSTRA
CONSULENZA?
CONSULENZA?
Via Marecchiese, 314/D 47922 Rimini (Rn) |
Tel. +39 0541/388003 Fax +39 0541/1833731
P.Iva 02647080403 Privacy & Cookie Policy - Preferenze Cookie
ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER
Credits TITANKA! Spa