La Corte di Cassazione con la sentenza 17863 del 02.07.2025 ha affermato che la prova dello svolgimento in maniera prevalente di un'attività commerciale effettiva da parte di una società residente o localizzata in Stato o territorio a regime fiscale privilegiato non può essere offerta mediante la semplice produzione del certificato attestante la sua iscrizione nel registro delle imprese, né attraverso la dimostrazione dello scambio di corrispondenza da essa intrattenuto con l'impresa italiana cui abbia fornito merce, risultando a tal fine necessario acquisire ulteriore e più significativa documentazione quale ad esempio la (copia del contratto di acquisto della disponibilità dell'immobile in cui la fornitrice estera esercita la propria attività; fatture relative alle utenze elettriche e telefoniche; contratti di lavoro dei dipendenti; estratti conto bancari; autorizzazioni amministrative richieste).