EROS RAMAZZOTTI BATTE EQUITALIA

30 GIU 2017

La Commissione tributaria provinciale di Milano, con la sentenza n. 3540/11/2017 ha stabilito che l'esibizione della fattura e dei relativi pagamenti, dai quali sia possibile riscontrare la ritenuta fiscale subita, costituiscono ipotesi sufficente per opporsi alla pretesa del fisco.
L’Ufficio contestava ad una società che aveva fornito le prestazioni del noto cantante Eros Ramazzotti, per l'importo di euro 250.000,00, la detrazione fiscale della ritenuta subita a titolo di imposta all'estero, seppure l'operazione e la ritenuta risultavano certificate dalla documentazione bancaria.
La Ctp di Milano accoglieva il ricorso del contribuente dichiarando la nullità della relativa cartella di pagamento, reputando esaustiva la documentazione prodotta dalla società ricorrente e stabilendo che nessuna incombenza aggiuntiva doveva essere imputata alla ricorrente che non risultava in alcun modo tenuta a procurarsi dall’autorità tributaria tedesca le ricevute di versamento degli importi trattenuti dalla società che aveva operato la ritenuta.
Ricordiamo che le imposte corrisposte all’estero, la cui disciplina interna è regolata dell’articolo 165 del Tuir , stabilisce esclusivamente che tali ritenute sono scomputabili qualora versate al di fuori dei confini nazionali a titolo definitivo.
La circolare dell’agenzia delle Entrate 50/E/2002, ha poi affermato che devono considerarsi definitive le imposte versate all’estero divenute non ripetibili e pertanto non suscettibili di modificazione a favore del contribuente, mentre la circolare 9/E/2015 ha previsto che ai fini della dimostrazione dell’assolvimento dell’imposta estera a titolo definitivo, ha esclusivamente previsto che debba conservarsi una copia della dichiarazione dei redditi depositata nella nazione straniera, la ricevuta del versamento del tributo e l’eventuale certificazione.

ritenute-estere.pdf