E' SEMPRE POSSIBILE CAMBIARE L'AGEVOLAZIONE (DAL 110% AL 90% o al 50%)
23 DIC 2020
Nel nostro precedente intervento abbiamo chiarito che il superbonus 110% può convivere con gli altri benefici già previsti dalla legge (bonus casa, ecobonus, sismabonus, bonus facciate).
Detto ciò, si tratta di capire se i bonifici effettuati dopo il primo luglio 2020 (la data costituisce il primo paletto da rispettare) possano essere utilizzati per gli altri bonus ancorchè non abbiano tutti i requisiti formali prescritti per questi ultimi bonus diversi dal 110%.
La risposta è affermativa purchè detti bonifici siano “parlanti” e rispettino le altre condizioni prescritte dalla norma agevolativa (la preliminare notifica all’Asl per il bonus casa e per il bonus facciate, oppure la presentazione all’Enea entro 90 giorni dalla fine dei lavori della scheda informativa e dell’Ape finale per l’ecobonus, o ancora la presentazione al Comune, prima dell’inizio dei lavori, dell’asseverazione del miglioramento sismico e l’effettiva riduzione di una o due classi di rischio sismico "sismabonus").
Ricordiamo infatti che per ottenere le detrazioni del 110% occorre effettuare il pagamento dei lavori mediante bonifico bancario dal quale risulti la causale del versamento (superbonus, ai sensi dell’articolo 119, del d.l. 19 maggio 2020, n. 34), l’indicazione del codice fiscale del beneficiario della detrazione ed il numero di partita Iva del soggetto a favore del quale il bonifico è effettuato, con la prescritta ritenuta d’acconto dell’8 per cento (per i lavori iniziati successivamente al 6 ottobre 2020 e solo per il super ecobonus, il bonifico parlante dovrà contenere anche il numero e la data della fattura che viene pagata).
Quindi, il cambio di agevolazione è sempre ammissibile purchè sia stata applicata la ritenuta d’acconto dell’8%, come anche chiarito dalla risposta dell'Agenzia delle Entrate del 20 gennaio 2015 e dalla circolare 21 maggio 2014, n. 11/E, risposta 4.5).
Detto ciò, si tratta di capire se i bonifici effettuati dopo il primo luglio 2020 (la data costituisce il primo paletto da rispettare) possano essere utilizzati per gli altri bonus ancorchè non abbiano tutti i requisiti formali prescritti per questi ultimi bonus diversi dal 110%.
La risposta è affermativa purchè detti bonifici siano “parlanti” e rispettino le altre condizioni prescritte dalla norma agevolativa (la preliminare notifica all’Asl per il bonus casa e per il bonus facciate, oppure la presentazione all’Enea entro 90 giorni dalla fine dei lavori della scheda informativa e dell’Ape finale per l’ecobonus, o ancora la presentazione al Comune, prima dell’inizio dei lavori, dell’asseverazione del miglioramento sismico e l’effettiva riduzione di una o due classi di rischio sismico "sismabonus").
Ricordiamo infatti che per ottenere le detrazioni del 110% occorre effettuare il pagamento dei lavori mediante bonifico bancario dal quale risulti la causale del versamento (superbonus, ai sensi dell’articolo 119, del d.l. 19 maggio 2020, n. 34), l’indicazione del codice fiscale del beneficiario della detrazione ed il numero di partita Iva del soggetto a favore del quale il bonifico è effettuato, con la prescritta ritenuta d’acconto dell’8 per cento (per i lavori iniziati successivamente al 6 ottobre 2020 e solo per il super ecobonus, il bonifico parlante dovrà contenere anche il numero e la data della fattura che viene pagata).
Quindi, il cambio di agevolazione è sempre ammissibile purchè sia stata applicata la ritenuta d’acconto dell’8%, come anche chiarito dalla risposta dell'Agenzia delle Entrate del 20 gennaio 2015 e dalla circolare 21 maggio 2014, n. 11/E, risposta 4.5).
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