CROWFUNDING: NASCE UN NUOVO SISTEMA DI CREDITO PER LE SRL
27 APR 2017
L'ultima manovra del governo italiano accresce le potenzialità del crowfunding, quale fonte alternativa di finanziamento delle imprese italiane, anche di piccola e media dimensione PMI, riducendo così il gap del nostro Paese, nel credito diverso da quello bancario, rispetto agli altri Paesi occidentali.
Sono identificabili come PMI:
• le microimprese con meno di 10 dipendenti e fatturato (o un totale di bilancio) sotto i 2 milioni;
• le piccole imprese con meno di 50 dipendenti e fatturato (o totale di bilancio) sotto i 10 milioni;
• le medie imprese con meno di 250 dipendenti e fatturato non oltre i 50 milioni (o totale di bilancio non superiore a 43 milioni).
L’articolo 57, comma 1, del Dl n. 50/2017 amplia così anche alle SRL, la possibilità di derogare all’articolo 2468 del codice civile e cioè consente a nche a queste ultime di raccogliere capitale presso il pubblico, (facoltà in precedenza concessa solo alle PMI innovative costituite in forma di Spa ed alle startup innovative).
Tali quote di SRL potranno così essere offerte al pubblico mediante i portali sollecitando la raccolta di capitali da una parte consentendo la separazione dei diritti amministrativi (VOTO e DIVIDENDO) e dall'altra derogando all’articolo 2474 del codice civile (divieto di operazioni su quote di SRL), qualora il progetto venga posto in essere nell’ambito di piani di incentivazione che prevedono l’assegnazione di quote di partecipazione a dipendenti, collaboratori o membri dell’organo amministrativo, prestatori di opera e servizi anche professionali. La normativa che consente il servizio di gestione di portali per la raccolta di capitali per le Pmi (e che quindi consente alle Pmi di raccogliere capitali via web) è nell’articolo 1, comma 5-novies, e nell’articolo 50-quinquies del Dlgs 58/1998 (il Tuf, testo unico dell’intermediazione finanziaria) e nel Regolamento attuativo emanato dalla Consob con la delibera n. 18592 del 26 giugno 2013.
In particolare, tra le varie misure introdotte in questo ambito dalla manovra, rientrano gli investimenti ivi identificati che necessariamente dovranno essere immessi nei piano di investimento affinché possano beneficiare della prescritta detassazione (menzionati nel comma 102 e non solo quelli citati nel comma 90, della predetta legge di bilancio e cioè non solo quote o azioni, ma anche obbligazioni ed altri strumenti finanziari emessi dalle PMI residenti).
Si assisterà così all'ampliamento del novero dei soggetti interessati all'agevolazione tributaria, relativamente ai plusvalori maturati dopo il conferimento, poichè eventuali plusvalori maturati in sede di sottoscrizione saranno tassati all’atto del conferimento stesso, con beneficio a favore dei consumatori ed ingresso di reale concorrenza finanziaria anche nel mondo del credito oggi di esclusivo appannaggio del sistema bancario.