CREDITORE PARTICOLARE DEL SOCIO D'OPERA (AMMISSIBILE LA LIQUIDAZIONE DELLA QUOTA) Trib. Torino 28.1.2022
17 AGO 2022
Il Tribunale di Torino, nella sentenza 28.1.2022, ha affermato che si applicano anche al socio d'opera le norme di cui all'art. 2270 co. 2 c.c., secondo cui:
- il creditore particolare del socio può chiedere in ogni tempo la liquidazione della quota di quest'ultimo se gli altri beni del debitore sono insufficienti a soddisfare i propri crediti;
- la quota deve essere liquidata entro tre mesi dalla domanda, salvo che sia deliberato lo scioglimento della società.
Nel motivare la propria decisione, il Tribunale richiama l'orientamento giurisprudenziale secondo cui, nelle società di persone, per il socio che conferisce esclusivamente la propria opera, il criterio di ripartizione dei guadagni e delle perdite previsto dall'art. 2263 co. 2 c.c. vale anche all'atto dello scioglimento della società, al fine di determinare il valore della quota da liquidare al socio d'opera o ai suoi eredi.
Pertanto, qualora sia stata pattiziamente riconosciuta al socio d'opera parità di diritti nella ripartizione dei guadagni e delle perdite, il criterio appena menzionato dev'essere osservato anche nella liquidazione della quota del socio uscente, cioè all'atto dello scioglimento del rapporto sociale; soltanto se, invece, manchi tale determinazione convenzionale, il valore della quota già spettante al socio conferente la propria opera è, ai fini della sua liquidazione, fissata dal giudice secondo equità, in base alla situazione patrimoniale della società nel giorno in cui si è verificato lo scioglimento.
- il creditore particolare del socio può chiedere in ogni tempo la liquidazione della quota di quest'ultimo se gli altri beni del debitore sono insufficienti a soddisfare i propri crediti;
- la quota deve essere liquidata entro tre mesi dalla domanda, salvo che sia deliberato lo scioglimento della società.
Nel motivare la propria decisione, il Tribunale richiama l'orientamento giurisprudenziale secondo cui, nelle società di persone, per il socio che conferisce esclusivamente la propria opera, il criterio di ripartizione dei guadagni e delle perdite previsto dall'art. 2263 co. 2 c.c. vale anche all'atto dello scioglimento della società, al fine di determinare il valore della quota da liquidare al socio d'opera o ai suoi eredi.
Pertanto, qualora sia stata pattiziamente riconosciuta al socio d'opera parità di diritti nella ripartizione dei guadagni e delle perdite, il criterio appena menzionato dev'essere osservato anche nella liquidazione della quota del socio uscente, cioè all'atto dello scioglimento del rapporto sociale; soltanto se, invece, manchi tale determinazione convenzionale, il valore della quota già spettante al socio conferente la propria opera è, ai fini della sua liquidazione, fissata dal giudice secondo equità, in base alla situazione patrimoniale della società nel giorno in cui si è verificato lo scioglimento.
VUOI UNA NOSTRA
CONSULENZA?
CONSULENZA?
Via Marecchiese, 314/D 47922 Rimini (Rn) |
Tel. +39 0541/388003 Fax +39 0541/1833731
P.Iva 02647080403 Privacy & Cookie Policy - Preferenze Cookie
ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER
Credits TITANKA! Spa