COVID 19 E STABILE ORGANIZZAZIONE
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COVID 19 E STABILE ORGANIZZAZIONE

COVID 19 E STABILE ORGANIZZAZIONE

10 APR 2020
La diffusione del Covid-19 ha importanti ripercussioni sull’individuazione dell’esistenza delle stabili organizzazioni. In primo luogo ci si riferisce alla sospensione delle attività delle società che svolgono all’estero la loro attività mediante cantieri di costruzione e/o installazione. Tale situazione è stata analizzata dall’OCSE la quale ha osservato come la predetta interruzione dovrebbe essere comunque inclusa nel calcolo dei termini utili a determinare la durata di un cantiere. Tale periodo, dunque, andrebbe ad incidere sull'individuazione di un cantiere come stabile organizzazione, senza interrompere il periodo di permanenza di un'impresa all'estero.
Tenuto conto che un cantiere costituisce stabile organizzazione se ha una durata superiore ai 12 mesi, oggi le imprese devono valutare le prospettive e le tempistiche dei cantieri attualmente situati all'estro e soprattutto verificare se la loro durata, sommando il periodo di sospensione dell'attività dovuta al lockdown, rischia di superare i 12 mesi.
L’OCSE ha preso poi in considerazione un altro fattore che potrebbe incidere sempre sull’individuazione della stabile organizzazione, ovvero lo svolgimento del lavoro da casa che in questo periodo sta sostituendo le normali modalità di impiego. Sul punto si è espressa rilevando che il lavoro da casa non dovrebbe creare una base d’affari fissa. Ciò in quanto la base d’affari richiederebbe un certo grado di permanenza nel tempo nonché la sua disponibilità da parte dell’impresa. Nessuno dei due requisiti, infatti, sarebbe soddisfatto. Il primo perché siamo di fronte ad una situazione straordinaria e il secondo perché l’impresa non ha diritti di accesso o controllo sull’ufficio di casa. Il documento, infatti, per escludere che una situazione temporanea di home from work possa dare adito a temi di stabile organizzazione materiale, sottolinea il carattere di eccezionalità dell’evento COVID-19, nonché la circostanza che lo smart working è riconducibile a un caso di forza maggiore e non a una direttiva dell’azienda. Nell’ipotesi in cui il dipendente concluda a nome dell’impresa non residente contratti dalla propria abitazione potrebbe configurarsi la stabile organizzazione solo nel caso in cui l’attività del dipendente è abituale, cosa che non avviene nel caso di specie stante la natura temporanea e transitoria dello svolgimento dell’attività da casa.


oecdsecretariat-analysis-of-tax-treaties-and-the-impact-of-the-covid-19-crisis.pdf
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