Controlli alle auto sammarinesi
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Controlli alle auto sammarinesi

30 APR 2010
ITALIA OGGI 27.04.2010 Di Gabriele Frontoni Oggi a Roma incontro bilaterale tra governo della Rupe e tecnici del mineconomia Ma la Gdf smentisce le verifiche sul territorio italiano Scende in strada la crociata del Fisco ai danni degli evasori italiani di stanza a San Marino. Per snidare le residenze fittizie di italiani sulla Rupe, secondo quanto riportato da San Marino Oggi, le Fiamme Gialle avrebbero messo a punto uno strumento infallibile: controllare le automobili con targa sammarinese e, se di proprietà di italiani o condotte da un guidatori della Penisola, avviare un'indagine immediata per verificare la loro posizione fiscale. In altre parole, a margine di normali controlli stradali effettuati da polizia o carabinieri, le generalità dei soggetti alla guida di auto targate San Marino, sarebbero inviate all'ufficio più vicino della Guardia di finanza per essere inserite all'interno di una speciale banca dati. I nominativi degli schedati, a quel punto, verrebbero incrociati con quelli degli italiani residenti sulla Rupe o autorizzati a detenere un mezzo targato San Marino, prima di far scattare le verifiche fiscali sui soggetti non autorizzati. Un escamotage del tutto lecito, secondo il Segretario agli Esteri della Rupe, Antonella Mularoni, secondo cui «quando agiscono nel rispetto della legalità, le forze dell'ordine fanno il loro dovere». Per questa ragione Mularoni ha fatto sapere di non aver nulla da eccepire trattandosi a suo avviso di una normale attività di monitoraggio sul territorio. E questo, nonostante l'immediata smentita da parte della Guardia di finanza secondo cui non esiste alcuna operazione di controllo stradale finalizzata all'acquisizione di una banca dati di potenziali residenze fittizie a San Marino. Della nuova polemica se ne parlerà con ogni probabilità anche nel corso dell'incontro tecnico in agenda per questa mattina a Roma dove si incontreranno per la seconda volta in 15 giorni le delegazioni di tecnici sammarinesi con quelli del ministero dell'Economia. Sul tavolo, le norme del pacchetto trasparenza messo a punto dal Titano per sfuggire la black-list italiana. E soprattutto il grado di disponibilità mostrato da San Marino nel venire incontro alle ultime richieste del ministro Tremonti che riguardano lo scambio automatico di informazioni tra le autorità fiscali dei due paesi. A distanza di poche ore dall'incontro chiarificatore di Roma, le prime sensazioni che circolano negli ambienti vicini al governo della Rupe fanno ritenere che stavolta il Titano sia deciso ad assecondare le richieste dell'Italia anche sulle informazioni sensibili al contrasto dell'evasione internazionale. Per rendersene conto, è sufficiente leggere un passaggio del comunicato ufficiale rilasciato ieri dall'ordine dei commercialisti del Titano. «La delegazione ha registrato alcune dichiarazioni del Segretario agli Esteri che si aspetta di chiudere le trattative con l'Italia entro il mese corrente e che sostiene che il governo debba fare proposte oggi pesanti all'Italia per uscire dalla black-list, perché «siamo in ritardo di anni e dobbiamo tutti renderci conto che siamo sull'orlo del precipizio».
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