CONSULENTE FISCALE RESPONSABILE DELLA INDEBITA COMPENSAZIONE
18 GEN 2018
La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 1999 del 18.1.2018, ha stabilito che il consulente fiscale è responsabile, quale concorrente nel reato, per la violazione tributaria commessa dal cliente anche se solo quest'ultimo abbia beneficiato dell'operazione fiscalmente illecita.
Nella fattispecie analizzata dalla Suprema Corte ha precisato che affinchè operi l'aggravante nel caso in cui il reato è commesso dal concorrente nell'esercizio dell'attività di consulenza fiscale svolta da un professionista o da un intermediario finanziario o bancario attraverso l'elaborazione o la commercializzazione di modelli di evasione fiscale (art. 13-bis co. 3 del DLgs. 74/2000), è richiesta condotta seriale che è desumibile dalla locuzione utilizzata dal legislatore di elaborazione o commercializzazione di modelli di evasione, rappresentativa di una abitualità e ripetitività della condotta incriminata.
Nella fattispecie analizzata dalla Suprema Corte ha precisato che affinchè operi l'aggravante nel caso in cui il reato è commesso dal concorrente nell'esercizio dell'attività di consulenza fiscale svolta da un professionista o da un intermediario finanziario o bancario attraverso l'elaborazione o la commercializzazione di modelli di evasione fiscale (art. 13-bis co. 3 del DLgs. 74/2000), è richiesta condotta seriale che è desumibile dalla locuzione utilizzata dal legislatore di elaborazione o commercializzazione di modelli di evasione, rappresentativa di una abitualità e ripetitività della condotta incriminata.
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