AIUTARE L'ARTE AIUTA IL PORTAFOGLIO
CONSULENZA TRIBUTARIA, SOCIETARIA E DEL LAVORO
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24 LUG 2018
Questa mattina riflettevo sul bilancio riequilibrato e sui bilanci delle partecipate del Comune e sono arrivato alla conclusione che avrei dovuto dedicarmi a qualcosa di più piacevole e nello stesso tempo utile.
Così ho pensato di dare una mano al mio amico Giuli, (ci siamo ritrovati dopo 32 anni in Giunta), al quale oggi ho deciso di dedicare questo tempo.
Il titolo dell'articolo esprime dei concetti che sembrano difficili da attuare ma che spesso sono più semplici di quanto si possa immaginare.
Così questa mattina ho ripreso in mano  la questione relativa al credito d’imposta per l'arte, che lo ricordo ammonta al 65% delle erogazioni liberali elargite sia da persone fisiche che da persone giuridiche, purchè tali elargizioni siano destinate :
  1. alla manutenzione, protezione e restauro di beni culturali pubblici, con la precisazione che l'agevolazione vale anche per i soggetti concessionari o affidatari dei beni oggetto di tali interventi;
  2. al sostegno degli istituti e dei luoghi della cultura di appartenenza pubblica (es. musei, biblioteche, archivi, aree e parchi archeologici, complessi monumentali, come definiti dall’articolo 101 del Codice dei beni culturali e del paesaggio di cui al Decreto Legislativo 22/01/2004 n. 42), delle fondazioni lirico-sinfoniche, dei teatri di tradizione, delle istituzioni concertistico-orchestrali, dei teatri nazionali, dei teatri di rilevante interesse culturale, dei festival, delle imprese e dei centri di produzione teatrale e di danza, nonché dei circuiti di distribuzione;
  3. la realizzazione di nuove strutture, restauro e potenziamento di quelle esistenti, di enti o istituzioni pubbliche che, senza scopo di lucro, svolgono esclusivamente attività nello spettacolo.
Ricordo che questo credito d’imposta è ormai a regime e riguarda anche il Codice dello spettacolo (L. 175/2017) Fondo Unico per lo Spettacolo (FUS).
L’articolo 1 comma 1 D.L. 83/2014 dispone che: “per le erogazioni liberali in denaro effettuate nei periodi d’imposta successivi a quello in corso al 31 dicembre 2013, per interventi di manutenzione, protezione e restauro di beni culturali pubblici, per il sostegno degli istituti e dei luoghi della cultura di appartenenza pubblica, delle fondazioni lirico-sinfoniche e dei teatri di tradizione, delle istituzioni concertistico-orchestrali, dei teatri nazionali, dei teatri di rilevante interesse culturale, dei festival, delle imprese e dei centri di produzione teatrale e di danza, nonché’ dei circuiti di distribuzione e per la realizzazione di nuove strutture, il restauro e il potenziamento di quelle esistenti di enti o istituzioni pubbliche che, senza scopo di lucro, svolgono esclusivamente attività nello spettacolo, non si applicano le disposizioni di cui agli articoli 15, comma 1, lettere h) e i), e 100, comma 2, lettere f) e g), del testo unico delle imposte sui redditi, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, e spetta un credito d’imposta, nella misura del 65 per cento delle erogazioni effettuate”.

Il credito d’imposta spetta nella misura del:
  • 15% del reddito imponibile per le persone fisiche ed enti che non svolgono attività commerciale;
  • 5% dei ricavi per i titolari di reddito d’impresa.
deve essere ripartito ripartito in 3 quote annuali di pari importo e potrà essere utilizzato in modo diverso in base alla natura del soggetto erogante il denaro.
Quindi cari concittadini ed italiani meditate e diffondete, ma soprattutto aiutate l'arte e la cultura risparmiando sulle imposte da pagare.
 
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