La Corte di Cassazione con l'Ordinanza del 29.1.2024, n. 2660 ha stabilito che nelle società di capitali l'abuso della regola di maggioranza è causa di annullamento della delibera assembleare qualora la stessa non trovi alcuna giustificazione nell'interesse della società, "per essere il voto ispirato al perseguimento da parte dei soci di maggioranza di un interesse personale antitetico a quello sociale", oppure "sia il risultato di una intenzionale attività fraudolenta dei soci maggioritari diretta a provocare la lesione dei diritti di partecipazione e degli altri diritti patrimoniali spettanti ai soci di minoranza «uti singuli»".
Di fatto, si configura un abuso nel caso in cui la delibera risulti approvata con il voto determinante dei soci di maggioranza al fine di perseguire un proprio vantaggio a danno dei soci di minoranza.